gli stili di yoga: come scegliere quello più adatto a noi
Lo yoga è una pratica che porta innumerevoli benefici sia a livello del corpo che della mente. Nonostante lo si associ sempre di più ad qualcosa legato unicamente al fisico e ala performance, in realtà questa disciplina lavora in modo profondo soprattutto sul corpo sottile.
È quindi bene, prima di addentrarsi nella pratica fisica, capire di cosa si tratta e scegliere il modo migliore di avvicinarsi a questa pratica (leggi qui).
Se avete deciso di iniziare a praticare yoga vi sarete resi conto di quanti stili esistono, e può darsi che vi siate sentiti spaesati nello sceglierne uno. Digitando “centro di yoga” e il nome della vostra città, potrete trovare un’ampia offerta di stili ed è importante comprendere le differenze per scegliere la pratica più adatta a voi.
quale è lo stile yoga più adatto a me?
Quello che comunemente viene chiamato yoga, cioè la pratica fisica, si chiama asana. Lo studio degli asana è chiamato Hatha Yoga. I differenti stili di yoga si sono creati negli anni, grazie all’apporto degli insegnanti e delle scuole, che hanno dato la loro interpretazione all’esecuzione classica degli asana. Uno dei più grandi maestri è stato Krinshnamachaya che tra i tanti allievi, ha formato B. K. S. Iyengar e K. Pattabhi Jois che a loro volta hanno ideato due tra gli stili piu praticati al mondo cioè l’Ashtanga yoga e l’Iyenger yoga.
Tutti gli stili di yoga lavorano sia sul corpo che sulla mente e sullo spirito, ma in modo diverso. In alcuni stili viene dedicata più attenzione all’interno, in altri vengono stimolati maggiormente i muscoli, in alcuni stili le posizioni vengono tenute pochi respiri soltanto, in altri interi minuti. Il mio consiglio è quello di provare diversi stili e diversi insegnanti prima di scegliere quello da praticare con costanza.
Come scelgo lo stile yoga adatto a me, se non li conosco?
Ci sono diversi aspetti che vanno considerati quando si cerca il proprio stile di yoga. Lo stile che si pratica deve essere in linea con la propria forma fisica e con il proprio stato psicoemotivo. In termini semplici se è la tua prima lezione di yoga ti sconsiglio di immergerti in una classe di Vinyasa yoga avanzato, perché potresti pensare che lo yoga non faccia per te, quando invece magari è solo lo stile o il livello di quella specifica classe. Inoltre è fondamentale trovare l’insegnante con cui praticare quel determinato stile di yoga. Ogni insegnante ha le proprie caratteristiche e una propria personalità, che per forza di cose non possono piacere a tutti, ma sicuramente potrete trovarne una che vi soddisfi e di cui sentiate di potervi fidare.
Vi fornirò di seguito la descrizione in poche righe di alcuni degli stili yoga più praticati e insegnati in Italia, per permettervi di avere una panoramica a 360°, anche se limitata.
Gli stili di yoga più diffusi
HATHA YOGA
È uno stile di yoga con un ritmo molto rilassato che permette di ascoltare il proprio corpo in modo attento e lento. Solitamente vengono eseguite posizioni statiche e mantenute a lungo. Permette una maggior comprensione dell’esecuzione e un contatto profondo con il corpo. Canti di mantra, meditazione e tecniche di respirazione (pranyama) possono affiancare gli asana durante la classe;
VINYASA YOGA
È uno stile dinamico in cui si eseguono movimenti fluidi abbinati al respiro. Le fasi di inspirazione ed espirazione e gli Asana sono eseguiti in modo fluido e continuo. Il termine “vinyasa” definisce la transizione dinamica che collega tadasana (la posizione in piedi) a Adho Mukha Svanasana, ovvero il cane a faccia in giù. Spesso il ritmo è molto veloce e questo non permette di comprendere i movimenti e di ascoltare il corpo, soprattutto per i principianti;
ASHTANGA YOGA
Questo stile è stato fondato nel 1948 da K. Pattabhi Jois ed è una pratica fisicamente impegnativa in cui vi è una rapida transizione che collega gli asana. Ogni posizione è propedeutica a quella successiva. Il sistema dell’ashtanga yoga si basa su 6 serie di Asana di difficoltà crescente. Si inizierà con la prima serie guidata, finché non la si praticherà in autonomia. Questa self-practice della prima serie viene comunemente chiamata Mysore Style e se si pratica nei centri, si possono ricevere gli adjusment degli insegnanti;
IYENGAR YOGA
Fondato da B.K.S. Iyengar, il quale ha messo a punto uno stile di yoga incentrato sugli allineamenti. In questa pratica si sfruttano dei supporti per raggiungere l’allenamento corretto degli asana. La formazione degli insegnanti dura diversi anni. Le classi hanno un ritmo lento e sono particolarmente indicate sia per i principianti che per chi ha problemi fisici articolari o muscolari.
KUNDALINI YOGA
Fu introdotto negli Stati Uniti da Yoga Bhajan, nel 1969, è quindi una pratica abbastanza recente. È chiamato lo yoga della consapevolezza e ha come scopo principale quello di risvegliare e liberare l’energia curativa che si trova alla base della colonna vertebrale per poi farla risalire. Le classi di Kundalini yoga comprendono canti, mantra, meditazioni, oltre alle posizioni fisiche, che sono però in numero limitato. È una pratica molto diversa dalle altre e proprio per questo a volte servono diverse lezioni per entrarne nel vivo e riuscire ad appassiornarsi.
BIKRAM YOGA
Nel 1971 fu introdotto negli stati uniti da Bikram Choundhury. È una pratica molto intensa nella quale si eseguono 26 posizioni all’interno di un ambiente riscaldato (40°C). La sequenza prevede 45 minuti di posizioni in piedi e 45 minuti di posizioni a terra. Il fine di praticare in un ambiente riscaldato è quella di migliorare la flessibilità muscolare ed eliminare le tossine dal corpo. Prima di accedere ad una classe di questo stile, sarebbe utile avere già un’infarinatura di base sui movimenti del corpo nello yoga.
Come poter scegliere il proprio stile?
Dopo aver compreso le differenze di base tra i vari stili di yoga, la domanda giusta da porsi è: come mai voglio praticare yoga? Cosa cerco? Vorrei una pratica più fisica o sono interessata ad approfondire le tecniche di meditazione?
Una volta che avrete risposto a queste semplici domande sarà più facile orientarvi e scegliere uno stile da praticare. Ricordatevi che può darsi che lo stile che scegliete oggi per iniziare, tra un anno non sia più quello più adatto a voi. Voi cambiate, con e attraverso la pratica, e a volte è necessario cambiare, sperimentare, evolvere. Ma non succede sempre così, a volte è amore a prima pratica con uno stile e gli si resta fedeli sempre.
Ogni stile ha le sue caratteristiche, ma tutti lavorano sia mente corpo e spirito. Sentiti libero di sperimentare, non esiste uno stile migliore di un altro. Lo stile giusto è quello che ti permette di sentire il tuo corpo, sperimentare sensazioni fisiche, energetiche e mentali che ti fanno stare bene.
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